PELLE AL VEGETALE
La Concia al Vegetale
La concia al vegetale ha origini nella preistoria e in Toscana ha conosciuto il suo massimo splendore. Da secoli i maestri conciatori toscani si tramandano la preziosa tradizione artigianale, adesso connubio di antiche ricette e di avanzata tecnologia. Le concerie associate al consorzio, eredi di esperienza e saperi secolari, eseguono tuttora con cura e passione il lento processo di lavorazione che porta le pelli grezze a divenire cuoio, nel totale rispetto della natura. Un processo basato sull’utilizzo di tannini naturali provenienti dagli alberi, sulle nuove tecnologie e sul lento scorrere del tempo.
La “concia al vegetale” è la più tradizionale e riconoscibile; l’unica capace di impartire al cuoio proprietà inconfondibili, versatilità d’impiego e unicità del prodotto.
La vacchetta non mente, non teme di mostrarei segni lasciati in eredità dal tempo.
Il tannino è il fondamento della concia al vegetale e si trova più o meno concentrato in numerosi tipi di alberi e piante; è il tannino che dà alla pelle conciata quella caratteristica di unicità che la rende così immediatamente distinguibile.
La concia al vegetale è una lavorazione che nasce dalla natura e alla natura ritorna in piena armonia.
La pelle conciata al vegetale assorbe le tracce del vissuto. Invecchia, ma non si rovina. Sono proprio i cambiamenti e le personalizzazioni che avvengono col tempo e con l’uso a testimoniare la naturalezza del prodotto. Le colorazioni dei tannini conferiscono col tempo calde tonalità al pellame, che tendono a riaffiorare in superficie con l’uso. Scegliere un prodotto realizzato con questo pellame significa possedere un articolo che è l’espressione di una filosofia e di uno stile di vita, unico e irripetibile.
Nessuna pelle è uguale all’altra e questo fa sì che le sue interpretazioni in forme e design vengano arricchite dalla varietà e dalla personalità della materia: un fascino particolare e sottile che si trasmette al prodotto finito e a chi lo indossa.
- Per la concia al vegetale è utilizzata prevalentemente la pelle dei bovini destinati all’industria alimentare. Nessun animale viene abbattuto direttamente per la concia delle sue pelli che, anzi, se non utilizzate nel processo conciario andrebbero a creare gravi problemi di smaltimento;
- Essendo conciato con tannini naturali, una volta esaurito il suo ciclo di vita, un manufatto in pelle al vegetale può essere smaltito con facilità, proprio grazie alle sue caratteristiche chimico-biologiche;
- Gli ingenti investimenti delle concerie negli impianti di depurazione e di smaltimento rifiuti assicurano il pieno rispetto dell’ambiente;
- La maggior parte delle sostanze utilizzate durante la lavorazione delle pelli viene recuperata, lavorata e riutilizzata in altri settori. Il pelo tolto dalle pelli grezze viene trasformato in fertilizzante per l’agricoltura mentre i fanghi, provenienti dai depuratori, vengono utilizzati nel settore dell’edilizia per la costruzione di laterizi;
- La pelle conciata al vegetale, identificabile dal suo marchio, garantisce l’assenza di sostanze tossiche, come coloranti azoici, nichel o pentaclorofenolo e cromo VI, nocive non solo per l’essere umano ma anche per l’ambiente.